Avvocato stabilito

Renato Caputo

Professore a contratto di Diritto Internazionale e normative sulla Sicurezza
Iscritto Ordine degli Avvocati di Roma (N° A54995)
Abogado iscritto Ilustre Colegio De la Abogacía De Madrid (N°C130947)

I MIEI VALORI SONO:

Legalità & Onore

Tutte le grandi cose spesso possono essere espresse in una sola parola:

Diritti, Giustizia, Libertà, Onore, Responsabilità, Rispetto

L’adozione internazionale è un processo che permette di accogliere un minore proveniente da un altro Paese. Prevede il rispetto delle normative italiane e internazionali per tutelare tutte le parti coinvolte. Si tratta di un percorso impegnativo, ma importante per creare una famiglia.

L’adozione internazionale rappresenta una possibilità per chi desidera offrire una casa ed una famiglia ad un bambino proveniente da un altro Stato.
Il processo di adozione internazionale richiede un impegno significativo, nonché la stretta osservanza di leggi e normative sia del Paese di origine dell’adottando che del Paese dei genitori adottivi.
Comprendere e seguire correttamente le tappe dell’iter adozione internazionale è fondamentale per evitare ritardi o difficoltà. In questo percorso, il supporto di un professionista competente in adozioni internazionali è essenziale.

I presupposti e requisiti per l’adozione internazionale

L’adozione internazionale è regolata da una complessa normativa che unisce sia la legge italiana – L. n. 184/1983, modificata dalla L. n. 476/1998 – sia le disposizioni del Trattato dell’Aja del 1993 sulla protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale.
Le normative appena richiamate impongono una serie di requisiti legali per i coloro che intendono adottare.
In primo luogo, è necessario che la coppia adottante risieda stabilmente in Italia, anche se uno o entrambi i coniugi sono stranieri. Il presupposto della stabilità può richiedere una residenza continuativa di almeno due anni, salvo periodi inferiori in alcuni casi specifici. Inoltre, la differenza di età tra gli adottanti e l’adottato deve essere ricompresa tra i 18 ed i 45 anni, con eventuali deroghe in caso di grave danno per il minore.
I servizi sociali territoriali conducono pertanto un’indagine approfondita sulle potenzialità genitoriali della coppia prima di presentarla al Tribunale per i Minorenni competente che emetterà decreto di idoneità.

La persona non coniugata, o single, può richiedere l’adozione internazionale di un minore?

La Corte Costituzionale, con la sentenza n.33/2025, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.29-bis, comma 1, della legge 4 maggio 1983, n.184 nella parte in cui non include le persone singole residenti in Italia fra coloro che possono presentare dichiarazione di disponibilità ad adottare un minore straniero residente all’estero e chiedere al tribunale per i minorenni del distretto in cui hanno la residenza che lo stesso dichiari la loro idoneità all’adozione.
La persona singola potrà, pertanto, presentare la propria disponibilità all’adozione internazionale al Tribunale per i minorenni del luogo di sua residenza. Sarà quest’ultimo a richiedere quanto necessario per la valutazione della sussistenza dei presupposti per l’emissione del decreto di idoneità all’adozione, cui seguirà l’iter già previsto dalla legge n. 184 del 1983 e successive modifiche ed integrazioni.

Le tappe per l’adozione internazionale in Italia

L’iter dell’affidamento internazionale inizia con la presentazione della dichiarazione di disponibilità all’adozione internazionale presso il Tribunale dei minorenni del luogo di residenza della coppia.
Mi occuperò di redigere, in collaborazione con altri professionisti, la domanda con l’allegazione di tutti i documenti indispensabili, tra cui il certificato di residenza, certificati sanitari e la relazione dei servizi sociali attestante l’idoneità della coppia o del single.
Ottenuto il provvedimento del Giudice, mi occuperò personalmente di assistere la coppia nella scelta di uno degli Enti autorizzati per le adozioni internazionali, riconosciuti dalla Commissione Adozioni Internazionali (CAI) che fungerà da intermediario con il Paese di origine del minore.
Gli Enti autorizzati hanno il compito di garantire il rispetto della normativa estera, e collaboreranno nella gestione delle pratiche burocratiche, nell’ottenimento dei visti e nel coordinamento con le autorità locali.
Il Paese estero di adozione, a sua volta, procederà con la selezione del bambino idoneo all’adozione, tenendo conto dei criteri stabiliti dal Trattato de l’Aja.
Individuato il minore, il richiedente sarà chiamata a recarsi nel Paese per incontrare il bambino, nonché per completare la procedura legale di adozione prevista in loco.
Fondamentale, in questa fase, il mio supporto per assicurarti che tutte le condizioni giuridiche siano rispettate al fine di evitare spiacevoli complicazioni internazionali.
Conclusosi nella sua fase formale, il procedimento di adozione prosegue con l’accoglimento del bambino in Italia e con l’acquisizione dello status di figlio adottivo.
L’Ente autorizzato trasmetterà tutta la documentazione, compreso il provvedimento del giudice straniero, alla Commissione per le Adozioni internazionali in Italia. Quest’ultima autorizzerà quindi l’ingresso e la permanenza del bambino adottato in Italia, certificando che l’adozione sia conforme alla Convenzione de l’Aja.
Il raggiungimento di questa tappa non deve lasciar pensare che non vi sarà più controllo da parte delle autorità a ciò preposte; infatti, il Tribunale per i Minorenni continuerà a monitorare la famiglia nel periodo post-adozione per garantire al minore il suo pieno inserimento nel nuovo nucleo familiare.
Solo al termine di questo periodo, il Giudice emetterà il decreto definitivo di riconoscimento dell’adozione internazionale ordinando la trascrizione del provvedimento nei registri dello stato civile.

Come possiamo aiutarti

L’adozione internazionale in Italia si mostra come un procedimento complesso ed impegnativo, ma permette di dare nuova vita ad un bambino in cerca di una famiglia.
La giusta conoscenza della normativa nazionale ed internazionale è fondamentale per affrontare ogni fase con serenità e competenza.
Rivolgersi a consulenti seri e professionali per un supporto personalizzato è il tuo primo passo verso la realizzazione del tuo desiderio di accogliere un bambino in famiglia, nel rispetto della legge e con la massima attenzione al benessere del minore.

RENATO CAPUTO
GAETANO PERNICE